IPO - Increasing People Opportunities | La valigia piena di libri
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La valigia piena di libri

La valigia piena di libri

Sono bastati due soli anni per verificare che Awassa, circa trecento chilometri a sud di Addis Abeba,  ha registrato cambiamenti incredibili: quella che prima dall’aeroporto alla città era una pista in terra battuta, con un paesaggio naturale e umano senza tempo, è diventata una strada asfaltata e l’ingresso nella città è segnato da un continuo susseguirsi di grandi e moderni palazzi che ospitano il polo industriale, l’università e nuove costruzioni si affacciano ovunque…Effetto della imprenditoria cinese e del nuovo volto dell’Etiopia? Se non fosse per il traffico di carri e carretti, per l’esplosione dei tuc tuc, per la variegata umanità in costante movimento e per gli incredibili marabù, che ci fanno ritrovare l’atmosfera di due anni fa, sembrerebbe di essere altrove.

Il commento di Aynalem, la direttrice della “Casa per gli umani”, ci ha colpite: lo sviluppo veloce di Awassa attira persone dalle campagne, ma questo comporta precarietà, marginalità e così aumentano i bambini abbandonati. Adesso le case che lei gestisce sono diventate quattro: la casa dei piccoli (fino ai sei anni), la casa delle ragazze (ospita le ragazze e i bambini in età prepuberale), la casa dei telai (dove lavorano i più grandi) e la casa dei ragazzi.

Il progetto di portare i libri è partito tre anni fa con la richiesta a diversi editori italiani di libri senza parole o comunque di libri illustrati. Hanno risposto con grande generosità CARTHUSIA, DONZELLI, ECOLE DE LOISIRS, EDIZIONI DEL BORGO, FATATRAC, GIUNTI, IL CASTORO, ORECCHIO ACERBO e ZOOLIBRI. Un gruppo di insegnanti dell’ITI “B.Pascal” di Cesena ha appoggiato questa iniziativa, rinunciando al tradizionale dono dei colleghi a fine carriera. Inoltre, ci hanno sostenuto gli amici di IPO e la Presidente della Associazione Italiana scrittori di libri per ragazzi (ICWA) che ha immediatamente proposto il nostro progetto agli scrittori aderenti e molti ci hanno inviato libri con generosità.

Prima di partire avevamo concordato con il presidente IPO la necessità che la direttrice individuasse un piccolo gruppo di adulti che si occupasse dei libri fungendo da tutor con bambini e ragazzi ma non sapevamo se sarebbe stato possibile. La nostra preoccupazione, già dopo la prima “valigia piena di libri”, consegnata a fine novembre 2016, era che i libri non fossero utilizzati o che fossero scomparsi. In realtà, quella che due anni fa era la stanza della direttrice, era diventata uno spazio-biblioteca, piccola ma ordinata, con i libri che avevamo portato in precedenza e altri volumi.

Il poco tempo a disposizione ci metteva fretta, fretta di incontrare, di presentare, di raccontare. Avevamo una traccia: conoscere qualche tradizionale racconto etiope, riuscire a presentare i diversi tipi di libri a chi doveva occuparsi della biblioteca e leggerne qualcuno. La direttrice aveva individuato in sei ragazze, che stanno ultimando il ciclo di studi superiore, i nostri riferimenti a cui si sono aggiunti alcuni suoi collaboratori.

Sono stati momenti intensi per noi e per loro, che parlano amarico, ma ben comunicano in inglese. La direttrice ha ripetutamente affermato di sentirsi molto fortunata a poter contare su di noi e auspica che la collaborazione continui. Non era possibile restare più a lungo, ma concludere con la “rappresentazione” di un nostro silent-book, poi di una loro favola – così simile alla nostra! – infine, con la “lettura” di un libro pop-up e vedere la meraviglia con cui i bambini seguivano, guardavano, interagivano, ha riempito di senso il nostro viaggio.

Anna Grazia, Katia, Rita.